Circa la metà delle donne con cicli mestruali lamenta dolori per 1 o 2 giorni al mese: partendo dal concetto dell’osteopatia è possibile alleviare la loro insorgenza con tre sedute di Rééquilibration Fonctionnelle® fornendo risultati certi.
Affrontiamo in questo spazio un argomento che coinvolge una notevole percentuale della popolazione femminile in età fertile, cercando di effettuare sia una sintesi sulle caratteristiche di un originale metodo di cura, sia un orientamento per definire in che condizioni sono applicabili i modelli terapeutici non farmacologici proposti.
Ancora una volta con una cura manuale secondo i criteri della Rééquilibration Fonctionnelle Méthode Solère®, un innovativo metodo di cura che si basa sul concetto dell’osteopatia e sui principi della medicina tradizionale cinese diffusi in agopuntura, avvalendosi però di una tecnica di stimolazione differente: propone un’applicazione moderna e scientifica di queste discipline per disturbi che rientrano nel quadro di differenti specialità mediche, ma che possono beneficiare di un trattamento non farmacologico.
Dismenorrea: da patologia o da disfunzione?
Rispondere a questo quesito sarà fondamentale per stabilire un confine e comprendere con quali criteri debba essere applicata una tecnica, in questo caso manuale, che potrà ripristinare una norma di funzionamento nel comparto lombare e viscerale.
Per convinzione o necessità sempre più spesso si è alla ricerca di cure alternative alla medicina allopatica, ma è sempre fondamentale la valutazione medica del problema per capirne le origini prima di cercare una differente soluzione. Anche per l’osteopatia, che spesso è vista come “naturale”, esistono determinati confini di utilizzo oltre i quali può esserci la controindicazione oppure la non utilità di un atto, che perde così il suo valore terapeutico se applicato quando non indicato.
La presenza di dolori in prossimità delle mestruazioni deve pertanto essere dapprima indagata dal punto di vista medico per escludere che dietro a questo fenomeno ci sia la manifestazione di uno stato patologico poi, nella condizione in cui nulla emerge, sarà possibile valutare se il disturbo sia riconducibile ad una disfunzione, ovvero ad una perturbata funzionalità di strutture sane.
Sono situazioni estremamente frequenti che possono coinvolgere differenti apparati fino a condizionare negativamente il benessere della persona, senza che dal punto di vista medico specialistico vi siano alterazioni patologiche che ne giustifichino la comparsa.
Il riferimento attuale è per la dismenorrea primaria, o per la sindrome premestruale ma allo stesso modo potremmo parlare di sindrome degli intestini irritabili, senza dimenticare varie forme di sindromi dolorose meccaniche del comparto muscoloscheletrico, per le quali l’azione terapeutica dell’osteopatia è forse più conosciuta : è globalmente questa l’area di cura in cui si colloca il Metodo Solère, verso situazioni plurime per le quali la letteratura medica definisce accuratamente i quadri clinici, pur non proponendo molte soluzioni se non il trattamento sintomatico del dolore associato.
Tornando all’argomento di questo capitolo, vediamo brevemente quali sono le manifestazioni che possono sembrare una dismenorrea primaria ma, senza nessun’altra patologia, spesso riconducibili alla sindrome disfunzionale meccanica, per la quale sarà possibile effettuare un trattamento manuale con i criteri del Metodo Solère.
Lombalgia, talvolta con irradiazione in zona inguinale o glutea
dolore pelvico, localizzabile al basso ventre anche con spasmi
emicrania o cefalea
disturbi circolatori agli arti inferiori
Come questi disturbi possono formarsi senza nessuna malattia?
Per comprendere il meccanismo che permette l’instaurarsi di questa disfunzione dolorosa va precisato che tutto nasce da una perdita di mobilità dei segmenti vertebrali lombari, nella cui fisiologia c’è anche la possibilità di adattarsi alle costrizioni provenienti dal sistema viscerale.
Le costrizioni in questo specifico caso sono alimentate dalla congestione pelvica che si forma sia in fase ovulatoria che premestruale: è un fenomeno fisiologico ma che, quando accentuato, sovente genera disturbi come quelli appena citati e definiti “catameniali” proprio in rapporto al particolare momento di comparsa.
I casi in cui può essere interessante svolgere il trattamento, perché c’è generalmente un’ottima risposta, sono tutte quelle disfunzioni in cui la paziente mostra, oltre ai sintomi citati sopra, un terreno di ipercongestione pelvica come piedi freddi (talvolta anche le mani) e dolori in zonalombare, inguinale e/o glutea. In queste condizioni la terapia si svolge in 3 sedute di “Normalizzazioni viscerali” e sarà in grado di ridurre e/o eliminare le manifestazioni dolorose catameniali nel corso di qualche ciclo mestruale. L’applicazione comporta tecniche manuali specifiche sul rachide lombare e in regione addominale.
Il risultato dello studio per verificare efficacia e riproducibilità del modello terapeutico proposto, in questo caso mirato alla lombalgia catameniale, è stato presentato dal Prof Roland Solère al Congresso Mondiale di Posturologia a San Paolo (Brasile) nel settembre 2006, con ottimi risultati.