Il dolore è una risultante  che dipende da molte variabili, non solo fisiche. Il sistema muscolo-scheletrico di un adulto, in rapporto all’età, alla sollecitazioni lavorative ed eventualmente anche quelle indotte dall’attività sportiva, paga spesso la sommatoria di tutto. Senza dimenticare che, in altri casi, è l’eccesso di sedentarietà che si somma ad un lavoro statico, alimentando dolori e disturbi.

Il carico di impegni della vita, le pressioni che ognuno sente in varie sfere della propria esistenza possono creare, specialmente in determinati periodi critici, un carico aggiuntivo ed un quadro di sofferenza complesso che non sempre viene compreso. Il riferimento è per sindromi dolorose che interessano più distretti corporei e, non di rado, condizionano la qualità del sonno e/o buona parte della giornata, sin dal primo risveglio.

Questo insieme di dolori e disturbi, spesso mal compreso o minimizzato, è in grado di mettere in difficoltà il sistema medico-diagnostico ed anche molti fisioterapisti o osteopati: spesso c’è uno schema disfunzionale unico, in grado di generare plurime manifestazioni dolorose/problematiche.

In altri casi il quadro clinico è molto più circoscritto, con una perfetta corrispondenza fra causa ed effetto: ad esempio un dolore nevralgico lungo l’arto, in seguito ad un’ernia del disco della colonna cervicale o lombare.

Anche in queste condizioni , quando l’intervento chirurgico non è la prima scelta neanche per il chirurgo che dovrebbe eventualmente intervenire, è possibile formulare un piano di trattamento che deve mostrare le prime positive risposte cliniche entro le tre sedute iniziali.